Mentre stavo lì a pensare come cominciare in modo "degno"
il mio nuovo spazio di riflessioni, il mio inizio è venuto da solo a trovarmi,
come spesso succede.
Si è materializzato davanti ai miei occhi sotto la forma
di una riflessione di una autrice estratta da un suo brano pubblicato nel sito
letterario che frequento. Eccolo qui:
"...Si tende a credere che per cambiare le cose ci
vogliano grandi gesti; gesti eclatanti, eroici, clamorosi… Credo che ciò che
conti veramente sia far sentire sempre la propria voce, con qualunque mezzo a
disposizione. Prendere una posizione… e non importa se, poi, saremo solo dei
puntini…"
Per l'appunto, farsi sentire, sempre e comunque. Non
lasciare che siano i "Grandi" a decidere le sorti del mondo senza
neppure fare la cosa più semplice che ci possa essere: esprimere la propria
opinione.
Si ma poi cosa ottieni? Il mondo sempre dai Grandi sarà
governato, no? Il Potere sarà sempre nelle loro mani.
Be' anzitutto avrai ottenuto un primo risultato
innegabile: ti sentirai meglio con te stesso. Esprimersi, uscire dal mutismo e
dare voce alle proprie idee, dopo ti fa sentire sempre meglio, soddisfatti. E
non ditemi che non l'avete mai provato.
Ma c'è ancora di più. Prima dicevo che il Potere è
sempre e comunque nelle mani dei Grandi, come la Storia ci insegna.
Ma cosa è veramente il Potere? Qual è la sua reale natura
e consistenza? Sono i soldi, le posizioni ai vertici delle istituzioni, le
amicizia e conoscenze influenti?
Sì, certo, indubbiamente. Ma c'è dell'altro. Qualcosa
che non sta nelle corde dei Grandi uomini che lo esercitano, qualcosa che
invece alligna dentro di noi, ben radicato, e che a ben vedere costituisce la
vera profonda essenza del Potere, quello con la "p" maiuscola.
E questa vera essenza è il nostro mutismo, la nostra
indifferenza e ignavia, l'ignoranza come scelta di vita a fronte della continua
ricerca della conoscenza e della consapevolezza, la rassegnazione con cui
accettiamo le scelte degli altri, dei "Grandi", la perdita della
capacità di indignazione, della voglia di riscatto.
Perché in fondo se il Potere ci opprime, ci schiaccia, ci
spinge giorno dopo giorno verso la povertà e la schiavitù, e non è affatto
l'espressione della volontà dei popoli, se questa è la manifestazione del
Potere oggi (e sempre nella Storia), il vero motivo e quanto detto sopra.
Chiudo con una citazione che ho sempre amato. Viene da
un presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson:
"Se un popolo si aspetta di poter essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato e che mai sarà."
"Se un popolo si aspetta di poter essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato e che mai sarà."