mercoledì 24 ottobre 2012

Il virus che ci ucciderà tutti



Prelevo la notizia da un sito che non citerò, per carità di patria (ma tanto la stessa notizia, con il medesimo testo, viene riportata da decine di siti, uno più sfigato dell’altro, basta mettere su Google una stringa di ricerca del tipo “nuovo virus pandemia armageddon”).

La previsione: entro cinque anni un virus ci ucciderà tutti. Una nuova pandemia torna a minacciare la popolazione mondiale”.
Brrr, che paura!!!
Roba da cagarsi sotto, mica da scherzare!
Poi passata la fifa viene magari voglia di andare a verificare di cosa effettivamente si sta parlando, e già nel testo si legge “potrebbe ucciderci tutti nel giro di cinque anni”.
POTREBBE UCCIDERCI, non ci ucciderà, questione di... sfumature?

Ma andiamo avanti e scopriamo che l’allarme viene dal caso di un uomo morto a causa di una malattia virale trasmessa da alcune zecche di animali domestici africani e asiatici.
UN SINGOLO CASO di morte... da virus sconosciuto, capite?
Il passaggio per cui un singolo decesso da virus sconosciuto potrebbe minacciare l’intera popolazione mondiale appare oscuro, a meno che non si tratti naturalmente di un film di fantascienza, di quelli del filone catastrofista, per intenderci...

Ancora un passo: nel testo si dice che il “virus completamente nuovo avrebbe provocato due vittime in Congo nel 2009 . A spaventare soprattutto gli scienziati è che i sintomi del nuovo virus, a differenza di quelli della Sars, potrebbero non essere evidenti prima della diffusione dell’infezione.”
Ci si chiede: se il virus fosse realmente capace di indurre una pandemia così drammatica come paventato, dal 2009 ad oggi non avrebbe già provocato danni e decessi ben superiori?
Ma forse sono solo io a mantenere qualche neurone funzionante quando leggo le notizie...

Poi arriva l’opinione illustre, l’ipse dixit che ci vuole sempre in questi casi. State a sentire come continua il testo:
“Il virologo britannico, il prof. John Oxford del Queen Mary Hospital di Londra, ha fatto sapere che entro i prossimi cinque anni esiste la possibilità che una pandemia di origine animale possa colpire la Terra con effetti potenzialmente catastrofici. Con la speranza che il mondo non debba fare i conti con una nuova influenza spagnola, la più grande pandemia mai registrata che nel 1918-19 provocò la morte di oltre 50 milioni di persone, per il momento si tratta solo di ipotesi ancora tutte da verificare, quindi niente allarmismi.”
Esiste la possibilità?!
Oh cavolo, mica ci avevo mai pensato!
Se è per questo esiste pure la possibilità che arrivi un asteroide grande come una montagna e provochi un’estinzione di massa!
Oppure una terza guerra nucleare, perché no?
O magari una nuova imprevedibile glaciazione? Uno sbarco di alieni ostili? Un mega peto ultradistruttivo di Giuliano Ferrara?
E secondo loro questa sarebbe una notizia “scientifica”???

Infine, rileggete l’ultima riga della ”notizia”: “... solo ipotesi tutte da verificare, quindi NIENTE ALLARMISMI.”
Ma certo, niente allarmismi, è chiaro.
E cosa c’è di meno allarmista che titolare l’articolo “entro cinque anni un virus ci ucciderà”?

In fondo questo è il problema principale di Internet, diciamo l’altra faccia della medaglia della “democrazia digitale”: pure gli sfigati pubblicano a tutto spiano; anzi, spesso sono anche più prolifici degli altri!

La domanda invece più interessante sarebbe questa: chi c’è dietro a queste continue periodiche “notizie” di rischio-pandemia?
Non sarà che, gratta gratta, si troverebbe magari qualche colosso farmaceutico che vuole tenere sempre “calda” la paura del contagio globale nel popolo-bue e quindi la necessità di alti livelli di farmacizzazione della popolazione?
Mah... chissà... Che sia io il solito dietrologo complottista paranoico?