lunedì 2 luglio 2012

Ma che strano: crollano le vendite al dettaglio

L’Istat fornisce dei dati veramente sorprendenti: crollano le vendite al dettaglio, mai così male dal 2001!

Che cosa buffa, proprio adesso che con il governo dei “Professori” ci siamo incamminati a passo romano di parata verso la “messa in sicurezza dei conti pubblici”, guarda un po’ cosa deve succedere?
Crollano le vendite al dettaglio!

Certo nemmeno un mago con la proverbiale palla di cristallo avrebbe mai potuto immaginare che la pioggia di aumenti di tasse che i Bocconiani hanno fatto cadere sugli italiani avrebbe potuto produrre un risultato così drammatico.
Ma certo, chi se lo poteva immaginare?

Ebbene, qualsiasi persona dotata di buon senso e un minimo di neuroni funzionanti poteva immaginarselo.
E’ una politica sbagliata, oscenamente sbagliata.

Ma d’altra parte quali alternative potrebbero esserci?
No, no, non c’è nient’altro che la dottrina Petrolini (vedi) a soccorrerci, in questi bui tempi di crisi...

Questo governo, in realtà, sta lì proprio apposta.
Raschia raschia, la sciagurata classe dirigente che ci ha condotto allo sfascio negli ultimi decenni, s’è portata via quasi tutto dal fondo del barile.
A nutrire i pecoroni erano rimaste solo le briciole.
Per tenere in piedi questo sontuoso sistema di continuo arricchimento dei (pochi) ricchi a scapito delle moltitudini di poveri pecoroni oramai toccava portare via anche quelle poche briciole rimaste giù in fondo.

Solo che i signorotti che hanno raschiato per decenni non potevano certo farsi cogliere con le mani dentro il vaso della marmellata a portarsi via gli ultimi rimasugli.
Va bene che sono pecoroni, quindi supremamente coglioni e adusi ad essere munti e aggiogati, ma a portargli via anche le ultime briciole persino i pecoroni si sarebbero forse un po’ incazzati.
No, no meglio non correre rischi.

“Allora sai che facciamo?”, si sono detti: “Invochiamo la crisi e mettiamo al governo i tecnici, tanto quelli mica si devono presentare alle elezioni a chiedere il voto, no? Le castagne dal fuoco le facciamo togliere a loro, e noi magari facciamo pure un po’ di cagnara a fingere che abbiamo a cuore le sorti dei pecoroni, e che però purtroppo con la crisi che c’è non ci sono alternative e bisogna proprio stringere la cinghia...”

Purtroppo, malgrado la scienza profusa dai dotti bocconiani succede quello che era ovvio succedesse: raschia raschia la gente si impoverisce e consuma sempre di meno.
E se i consumi calano tutto l’economia va indietro, inevitabilmente.
La cosa era talmente scontata che l’avevo ampiamente previsto, anche nel mio intervento sullla “Dottrina Petrolini”.
Non esistono imprenditori, professori, statisti e vari maghi col cappello a clindro in grado di invertire questa regola: il mercato e tutta l’economia si reggono sui consumi delle famiglie, della gente comune.

La cosa incredibile è che mentre questi sedicenti professori continuano ad affermare di stare a salvare l’Italia (“abbiamo messo in sicurezza i conti pubblici”, pensa te che razza di balle epocali riescono a dire) in realtà stanno sistematicamente demolendo l’economia della nazione e conducendoci a tappe forzate verso l’ingresso nel Terzo Mondo, o medioevo che dir si voglia.
Il tutto con il plauso degli stessi pecoroni!!!

E’ incredibile come bastino un po’ di parolone da azzeccagarbugli e alcune tecniche da imbonitore per abbindolare moltitudini di fessi e convincerli a continuare a seguire una strada che lì sta portando verso la miseria ogni giorno che passa di più.

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