martedì 26 giugno 2012

Cribbio, la signora Pivetti s’è indignata!

Leggo una notizia di qualche mese fa. L’Ufficio di Presidenza della Camera ha approvato una normativa che prevede che i benefici per gli ex Presidenti della Camera non saranno più a vita ma limitati nel tempo.

E pare che la nuova norma abbia proprio fatto infuriare l'illustre signora Irene Pivetti, ex-Presidente anch’ella, come certo tristemente ricorderete tutti.
Addirittura pare che l'eminente ex-politica ha annunciato che farà ricorso contro il provvedimento, descritto nientepopodimeno che come "tagli forcaioli come nella Russia zarista"!

Oh, badate bene, la signora farà ricorso non certo per difendere i suoi interessi, perché naturalmente per lei non prende nulla e non vuole nulla. Vuole tutelare le persone che lavorano per lei nella sua segreteria, chiede che siano "stabilizzate".

Cioè, prendete nota diligentemente, la signora per il fatto di essere stata presidente della Camera dal 1994 al 1996 (cioè due anni di Presidenza e poi fuori dalla politica da più di quindici anni) ha la possibilità di avere segretari (quanti non lo so ma di certo più di uno) pagati dallo Stato, nonché mantenersi due uffici nel centro di Roma (pare per più di 200 metri quadri, e di gran lusso).

Con i soldi dello Stato ha costituito un ONLUS, un meraviglioso contenitore di aria fritta, come chiunque può divertirsi a verificare di persona al seguente indirizzo http://www.ltbf.it.

E noi dovremmo continuare a pagare tutto questo, mentre la nostra eroina continua a prendere soldi a palate per le sue ridicole comparsate in vari programmi televisivi, per le sue rilevantissime opinioni come giornalista (del tipo di quando parlando dei superstiti dell'affondamento della barca albanese Qater Radës disse "buttateli a mare, che si raffreschino le idee").

Certo ci si chiede come mai non sia venuto in mente alla gloriosa ex-Presidente che forse - dico forse - dovendo cominciare a stabilizzare qualcuno in Italia, non sarebbe una cattiva idea cominciare con la gente normale, che lavora dalla mattina alla sera per quattro soldi per tirare avanti una famiglia.
O meglio ancora, non sarebbe male spendere il denaro pubblico per sostenere i tanti che sono in difficoltà, che hanno perso il lavoro, o i giovani che da anni non riescono a trovarlo.
Sarebbe sicuramente molto meglio, sì, spendere il denaro pubblico in questo modo, invece che continuare a bruciarlo in pagliacciate, dandolo a figli di papà e furbetti che da anni non fanno niente di utile dalla mattina alla sera, e si ingrassano come parassiti sguazzando nel baraccone del classico politico cialtrone ed inutile.

Visto che da sedici anni l'illustre signora Pivetti si mantiene un lussuoso carrozzone e un codazzo di sottopanza godendo di fondi pubblici in grande quantità, non potrebbe accontentarsi, visti i tempi di crisi, di quanto ha già sperperato fino ad oggi e cominciare a pagarsi con i soldi suoi, i suoi privilegi, i suoi lussi, i suoi sprechi, i suoi valletti personali?

Ma certo che no!
E' talmente abituata a godersi il denaro pubblico che adesso la prospettiva di dover cominciare a pagare i conti di tasca sua la fa addirittura indignare!

Ciò che invece fa indignare me è che si sia trattato del classico “taglio morbido”, visto che per gli ex-presidenti più recenti (Violante, Casini, Bertinotti e Fini) questo taglio non si applicherà.

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